Soluzioni di stampa tessile a sublimazione

Dalla Repubblica di San Marino, l’esperienza di Personal World 38 con la stampa sublimatica. Un report sulla stampante transfer di Mimaki Bompan Textile, tra capacità produttiva e qualità, costi e affidabilità (anche in assenza di un operatore), con un occhio alla sostenibilità ecologica.

Sembra promettere sviluppi il campo della stampa a sublimazione tessile, dove la stampa viene prima effettuata su carta mediante plotter che realizzano disegni del tutto personalizzabili. Successivamente la carta, con un processo di trasferimento termico tramite una pressa a caldo (manuale o calandra) viene sublimata su sopporti di poliestere, normalmente tessuti. Dall’abbigliamento sportivo all’arredamento, sono garantite esperienze d’utilizzo soddisfacenti e versatili.

«Alta risoluzione delle immagini, ottimizzazione dei tempi di produzione, affidabilità dei processi anche senza l’operatore. Sono questi i tre punti di forza che ci rendono soddisfatti di Mimaki Bompan Textile». Così Christian Giardi, titolare di Personal World 38 Srl – azienda di abbigliamento e gadget personalizzati di San Marino – riassume la scelta della stampante transfer a sublimazione Mimaki TS55-1800. Si tratta di una tecnologia flessibile per piccole tirature come per grandi produzioni, immessa sul mercato dei macchinari tessili di fascia media da Mimaki Bompan Textile: un’azienda nata nel 2017 a Tradate, in provincia di Varese, grazie alla joint venture tra Mimaki e Bompan Srl.

L’INCONTRO DI BISOGNI E SOLUZIONI

Christian Giardi ha 40 anni appena compiuti e una laurea in ingegneria biomedica. Il capannone dove lo incontriamo è uno spazio ben organizzato nella zona industriale di Galazzano, appena entrati nella Repubblica di San Marino.
«Ho chiamato così la mia attività per un motivo: Personal World perché da subito mi sono dedicato al mondo delle personalizzazioni, 38 perché è il mio numero fortunato» spiega sorridendo. «Produciamo abbigliamento e gadget personalizzati, e facciamo stampa sublimatica e digitale, serigrafia; inoltre siamo anche un ricamificio. Lavoriamo B2B, ossia in conto lavorazione per alcune aziende, ma anche B2C, direttamente con i clienti finali. Ho aperto Personal World 38 nel 2003 con il mio migliore amico, che è ancora con me, ma allora l’attività aveva sede in un centro commerciale ed era essenzialmente un ricamificio. In seguito è venuto l’impulso della stampa digitale, mentre da circa quattro anni siamo entrati nel mondo della stampa sublimatica e questo ci ha permesso di crescere molto. Principalmente l’intenzione era quella di commercializzare bandiere e manifesti in poliestere, poi ho trovato una nicchia di mercato: quella delle bandane tubolari multifunzione, che possono essere brandizzate e utilizzate come scaldacollo, tergi sudore, fascia, parabocca o in molti altri modi, sia in estate sia in inverno, soprattutto in ambito sportivo e per le attività all’aperto. Così mi sono affacciato all’e-commerce e ora gestisco quattro portali di vendita online: bandanepersonalizzate.com, t-shirtpersonalizzate.it, mousepadpersonalizzati.com e stampalatazza.com».

L’INIZIO DELLA COLLABORAZIONE CON MIMAKI

«Per il transfert termico» spiega Giardi «uso una pressa e una calandra Transmatic e plotter a sublimazione di un’azienda concorrente a Mimaki. Dopo un paio di anni di ottimi volumi di lavoro, ho dovuto decidere se raddoppiare quel parco macchine e quindi prendere quattro delle loro stampanti, oppure passare a Mimaki. Ho conosciuto Mimaki in occasione di fiere e ne avevo sentito parlare bene, così quando l’agente mi ha contattato sono andato a visitare un’azienda in Toscana: l’ho vista lavorare e mi sono convinto che facesse al caso nostro. È stata davvero una buona scelta. Mimaki TS55-1800 è una macchina molto veloce, affidabile e flessibile, nuova sul mercato. Nel corso dell’installazione, a inizio anno, i tecnici Mimaki ci hanno seguiti in sede per mettere a punto la macchina e profilarne i colori in base alle mie esigenze, mostrandosi poi molto cortesi e disponibili anche nella successiva assistenza telefonica. Quando l’abbiamo testata per la prima volta in un’imponente produzione di bandane avevamo promesso al committente due consegne da 5.000 pezzi l’una, ma siamo stati in grado di consegnare insieme tutti 10.000 i pezzi, con buon risparmio di tempi e costi e facendo un’ottima figura col cliente. La macchina ha lavorato ininterrottamente quasi h24 per una settimana. Senza dubbio, il nostro core business ha trovato nella stampante TS55-1800 un ottimo alleato».

SPAZIO ALLA USER EXPERIENCE

«Con la stampa sublimatica, oltre alle bandane – prosegue Christian Giardi – realizziamo anche mouse-pad e tazze personalizzate: superfici piccole che richiedono una grande definizione d’immagine e una risoluzione nitida e precisa. La maggior parte delle t-shirt viene invece stampata digitalmente, eccezion fatta per alcune t-shirt sportive che realizziamo in sublimatica. Le bandane nascono come fasce tubolari bianche, prima stampate da un lato e poi dall’altro, e la doppia passata è un vero plus di questo macchinario. Mimaki permette una perfetta taratura della quantità d’inchiostro, che per noi è fondamentale; questo ci consente di non rovinare il prodotto con l’effetto fantasma che si avrebbe con un’eccessiva quantità di colore, che penetrerebbe sul lato opposto. Anche il discorso degli inchiostri è molto importante. In primo luogo, utilizzando inchiostri ad acqua, il nostro prodotto ha il vantaggio di essere ecologico: un aspetto fondamentale nel caso di tessuti a contatto con la pelle, in termini di sicurezza e salute. Inoltre, il prezzo degli inchiostri che Mimaki ci garantisce è davvero competitivo. Questo anche grazie a un optional installato sulla stampante, che permette di usare 8 taniche da 10 chili in doppia quadricromia al posto delle sacche da 2 litri, con risparmi di costo del 30%. Tra le dotazioni aggiuntive abbiamo anche scelto un riscaldatore aggiuntivo per velocizzare l’asciugatura del prodotto, che è già veloce di suo. Ora stiamo pensando all’implementazione del Mini Jumbo Roll, per stampare ininterrottamente anche 2.500 metri lineari di carta, sfruttando sempre più le ore notturne. Una prerogativa per cui apprezziamo molto i prodotti Mimaki è infatti la completa affidabilità del processo di stampa anche in assenza di un operatore, e la possibilità di far lavorare la macchina quasi nell’intero arco delle 24 ore senza che il lavoro si inceppi, con la tranquillità di una bobina perfettamente stampata al mattino. Il nuovo software TxLink4, studiato appositamente per il Tessile, consente poi di lanciare diversi RIP e concatenare più produzioni, rispondendo così alle più varie esigenze produttive, dalle tirature elevate alle piccole campionature. Qui lavorano otto persone e una metà di noi è in grado di usare questa stampante con facilità, anche se sono i nostri due grafici a impiegarla quotidianamente. Mimaki TS55-1800 ha infatti un sistema user-friendly e intuitivo, con tante opzioni che possono o meno essere attivate: ad esempio per il report di fine lavoro, con dati di produzione che orientano la programmazione aziendale in ottica di Industria 4.0. Per evitare l’effetto banding si può attivare anche il MAPS (Mimaki Advanced Pass System, algoritmo che aiuta l’omogeneità del colore tra le passate), ma lo usiamo più frequentemente nei lavori di maggior precisione come con le tazze. Poi ci sono le funzioni di controllo e riequilibratura degli ugelli del colore, oltre ai check di manutenzione programmabili, resi più facili da una comoda infografica a display».

OPPORTUNITÀ DI BUSINESS IN CRESCITA

«La stampa tessile a sublimazione si evolve a gran velocità» conclude l’imprenditore. «Non è da sottovalutare l’aspetto più eco-friendly di questo processo, che utilizza inchiostri ad acqua non tossici né inquinanti e facili da smaltire per le aziende. Si pensi già solo al mercato delle maglie tecniche in poliestere, dove la sublimazione ha il vantaggio di non ostruire i pori del tessuto lasciandoli liberi di traspirare. Così come i teli in poliestere, a cui le recenti tecnologie hanno assicurato anche un gradevole effetto “cotton touch”, morbidezza al tatto e maggior assorbenza. Stessa prospettiva per il soft signage di grandi dimensioni, ai bordi dei campi da calcio o in fiere, prima pesanti teloni di PVC e ora stampati su tessuto, più leggeri e che non sbiadiscono al sole. Se pensiamo poi che Mimaki Bompan Textile ha disponibili anche i colori fluo (e a breve lo saranno anche per la TS55-1800) possiamo esser sicuri di avere, rispetto ai nostri competitor, degli assi nella manica in più».

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Scritto da Technofashion